SVILUPPO E TERRITORIO
Sviluppo e Territorio -
Piccole opere diffuse e
mobilità green tra priorità del MIT
01 agosto 2018 -
Dotare il Paese di tante piccole opere diffuse, puntare
sulla mobilità sostenibile e l’edilizia di qualità e
potenziare le ferrovie locali. Sono alcuni dei punti
principali delle linee programmatiche che il Ministro delle
Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, sta
presentando in questi giorni in Parlamento.
“Nell'ottica di un
miglioramento vero della qualità della vita, la cifra del
nostro lavoro- ha spiegato il ministro – non sarà
continuare a foraggiare grandi opere mastodontiche e
dispendiose, ma dotare il Paese di una rete di tante piccole
opere diffuse, che servano realmente ai cittadini”.
Definendo il Mit come il
"ministero del viaggio", Toninelli ha aggiunto: "Penso alla
manutenzione dei ponti e delle strade, alla creazione di
varianti autostradali, alla riqualificazione del tessuto
urbano".
Il Ministro in Parlamento ha
rimarcato che intende applicare una "minore discrezionalità
nella scelta delle priorità e una maggiore capacità
progettuale, per evitare in radice fenomeni di corruzione e
di illegalità" e puntare "sull'intermodalità'" spostando i
"fondi sul ferro”.
Questo significa aumentare gli
investimenti soprattutto sulle tratte regionali e migliorare
la manutenzione della rete. In questo quadro, ha
sottolineato, "centrale sarà il nostro impegno per rendere
più efficiente il servizio ferroviario e garantire, in
particolar modo ai pendolari, viaggi puntuali, comodi e
sicuri".
E ancora: “E’ necessario,
lavorare con tutti i mezzi a nostra disposizione per dare
più tutela a tutti gli spostamenti, che siano in treno, in
auto, in moto o in bicicletta. A partire
dall’implementazione di campagne di consapevolezza
culturale”.
Toninelli ha inoltre ribadito
la volontà del governo di investire "soldi pubblici per
garantire l'installazione di sensori anti abbandono sui
seggiolini auto per i bimbi, ed evitare tante morti assurde
per una dimenticanza tanto banale quanto tragica".
Sul tema specifico della
sicurezza, il ministro ha precisato che il Mit sta
lavorando ad un piano di incentivi per quegli enti locali
che metteranno in campo tutte le politiche e gli strumenti
utili allo scopo di diminuire le vittime della strada sul
loro territorio. Il ministro ha ricordato che purtroppo il
bollettino dei morti per incidenti stradali nel 2017 è
peggiorato. “Parliamo di 95 vittime in più rispetto al 2016,
oltre 3.300 in totale. E io non posso accettare, non posso
tollerare questi dati”.
“L'Europa punta a zero morti
nel 2050” - ha aggiunto ancora Toninelli - ma l'Italia è
totalmente fuori target e ha già perso incentivi economici
dall'Ue per colpa degli obiettivi mancati. Dobbiamo
recuperare il gap e possiamo farlo anche investendo sulla
capacità delle buone amministrazioni locali di rendere le
proprie strade più sicure” .
Per farlo “serve una forte
azione culturale accanto ad interventi normativi ed
infrastrutturali che consentano l'abbattimento del traffico
veicolare privato, in modo da rendere, soprattutto in città,
la mobilità in auto più lenta e regolare".
Far circolare le biciclette
nelle corsie preferenziali o nelle strade riservate al
trasporto pubblico locale di linea nelle città. È una delle
modifiche al Codice della strada su cui è al lavoro il Mit ,
ha rimarcato il ministro. “A questo proposito abbiamo
confermato uno stanziamento complessivo di 361,78 milioni di
euro per la nascita del Sistema nazionale delle ciclovie
turistiche, un'infrastruttura che promuove la mobilità ''dolce''
e crea una ulteriore attrattiva legata alle biciclette e al
turismo sostenibile”.
A termine del capitolo sulla
mobilità sostenibile, il ministro ha assicurato che sono
previsti investimenti pubblici per promuovere la mobilità
elettrica. “E’ nostra intenzione lavorare per un futuro a
basse o zero emissioni. Cercheremo di arrivare all’obiettivo
di zero macchine inquinanti in circolazione entro il 2030”.
Per quanto riguarda invece il
settore delle costruzioni, il ministro intende ridare
slancio agli appalti pubblici, che possono diventare una
leva fondamentale della politica economica del Paese,
garantendo sviluppo sostenibile e aumento dell’occupazione.
Oltre a snellire le procedure
che, ha spiegato infine Toninelli, non è in contraddizione
con la difesa della legalità, il futuro dell’edilizia passa
attraverso la tecnologia BIM, ovvero un sistema aperto di
pianificazione, realizzazione e gestione delle
costruzioni. “Si tratta di uno strumento innovativo che,
tramite la condivisione digitale, può far risparmiare fino a
30 miliardi di euro negli appalti pubblici e che migliora
nettamente sia il lavoro dei professionisti del settore
edile sia la qualità della vita di chi poi dovrà abitare e
utilizzare quelle opere”.
Fonte:
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporto
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