SVILUPPO E TERRITORIO
LavoRas cantieri - Via liberi ai primi 343 cantieri per 1670 nuovi
occupati.
Tutti i 343 cantieri hanno superato la fase di primo livello,
246 cantieri anche quella di secondo livello, che è l’ultima prevista. 112 di
questi progetti sono stati inviati ai Comuni per la firma della convenzione, e a
oggi sono 32 quelle firmate, con relativa determina di impegno di spesa. Il
costo medio per posto di lavoro è di 15mila e 600 euro, per ogni progetto di
66mila e 500.
Cagliari - 24 Agosto 2018 - Sono 366 i
Comuni Sardi che hanno aderito alla parte cantieri di LavoRas. 343 progetti di
cantiere a oggi sono stati già approvati, per un totale di 1670 posti di lavoro
già sicuri, ma in questi giorni Insar sta proseguendo con la valutazione di
tutti gli altri. I termini per la presentazione delle domande sono scaduti l’8
agosto. Dagli altri 11 Comuni (i comuni sardi sono 377) non sono invece arrivate
richieste e dunque, dei 45 milioni messi a disposizione dalla Regione per
LavoRas cantieri, restano liberi 546mila euro: sarà ora verificato se ci siano
stati impedimenti e se siano superabili, in modo da poter procedere con
rimodulazioni in sede di “soccorso istruttorio”. Tutti i 343 cantieri hanno
superato la fase di primo livello, 246 cantieri anche quella di secondo livello,
che è l’ultima prevista. 112 di questi progetti sono stati inviati ai Comuni per
la firma della convenzione, e a oggi sono 32 quelle firmate, con relativa
determina di impegno di spesa. Il costo medio per posto di lavoro è di 15mila e
600 euro, per ogni progetto di 66mila e 500.
UN PIANO PER IL LAVORO SENZA PRECEDENTI - “LavoRas è la più grande campagna per
l’occupazione mai fatta in Sardegna”, sottolinea l’assessore della
Programmazione Raffaele Paci. “Sicuramente una macchina complessa e innovativa,
che ha richiesto grande impegno e una serie di inevitabili passaggi tecnici che
ha in qualche momento ha creato rallentamenti. Ma ora ci siamo, i progetti sono
stati presentati e la risposta da parte dei Comuni è stata molto importante e,
nonostante il periodo, stiamo continuando a lavorare per poter riuscire ad
aprire i primi cantieri. Ringrazio Insar per l’importante lavoro che sta
portando avanti anche in questi giorni. Certo avremmo voluto accorciare ancora
di più i tempi, ma ci sono procedure che non possono essere ignorate, anche se
continueremo a cercare di ridurre al massimo la burocrazia. Con la parte
cantieri di LavoRas vogliamo contribuire a ridurre la disoccupazione e, in una
certa misura, contenere lo spopolamento dei paesi. Ma oltre a creare nuova
occupazione subito, per aiutare chi ha sofferto e soffre di più la crisi,
vogliamo che i cantieri, con progetti mirati, attivino servizi di cui le
comunità avevano bisogno, con vantaggi permanenti per tutti”.
PERCORSO CONDIVISO CON COMUNI, SINDACATI E IMPRESE - Al catalogo di 6 tipologie
di cantieri previste dalla Regione (ambiente e dissesto idrogeologico; beni
culturali e archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori
culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali), si
aggiungono i progetti fuori catalogo (che riguardano per esempio servizi di
inclusione scolastica per bambini disabili, revisione della toponomastica
cittadina, eliminazione di barriere architettoniche, aggregazione sociale e
sportiva), ammessi se compatibili con le linee generali di LavoRas, il cui
percorso è stato fortemente condiviso con le parti politiche, economiche,
sociali e istituzionali. “Abbiamo fatto decine di incontri per raggiungere il
miglior risultato possibile, accogliendo suggerimenti e integrazioni, e ognuno
ha portato il suo importante contributo. Tutta l’Amministrazione regionale ha
lavorato su questo Piano ogni singolo giorno, e ora bisogna continuare a correre
per capitalizzare al massimo tutti gli sforzi, perché LavoRas è una occasione
importante, insieme agli altri strumenti messi in campo dalla Giunta, per uscire
dalla crisi”, sottolinea Paci.
IL PIANO COMPLESSIVO - Oltre alla parte cantieri, LavoRas - che è stato attivato
con l’ultima manovra finanziaria - prevede anche la parte politiche attive per
il lavoro, stanzia complessivamente 128 milioni per il 2018 e 70 ciascuno per il
2019 e il 2020. Obiettivo della Giunta attraverso LavoRas, con entrambe le
misure, è di ridurre il tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale, a
condizioni stabili, e di dare lavoro complessivamente a oltre 10mila persone.
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